PER “LUOGHI SOSPESI”. Annamaria Ferramosca

I testi sono tratti da: Annamaria Ferramosca, Luoghi sospesi, puntoacapo editrice, Pasturana 2023.

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“…Ogni pagina di Luoghi sospesi è un’intenzione, una misura, una rilevante attitudine: l’impervio terreno su cui costruire un nuovo mondo, non su ceneri, ma probabilmente su quanto resta di antichi fantasmi”.

(dalla nota di Elio Grasso)

Luoghi sospesi, di Annamaria Ferramosca, fedele al suo inizio, è un fingere di vivere davvero, dove la finzione diventa l’atto maniacale necessario a trasformare in immagini di resurrezione e di rinascita un mondo straziato e impossibile. Ferramosca vuole che le parole tornino a modellare, anche se attraverso finzioni di parole, dentro e fuori dall’uomo, oltre fumo, cimiteri, guerre, rovine, una vita terrena felice “quel fermoimmagine / sciamano danzante / nella Grotta dei Cervi). (M.E.)

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sciamani menadi coribanti

in danze di possessione cercando il d-io

d-io che accoglie ammonisce punisce

d-io che ama stupra confonde

d-io che gioca appare scompare

mistero che perdura

muto il d-io di pace e di chiarezza

parla soltanto un d-io pan che inebria

del suo tutto d’alberiacquepetreanimali

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scrivo perché resti dell’umano

almeno un seme

minuscola meteora

graffito vagante nelle galassie

per un domani traccia chissà se traducibile

di homo – il nome deriva da humus

umile materia terrestre – si capirà?

senza un foglietto esplicativo?

senza istruzioni di montaggio?

si saprà di una storia mirabolante

di splendori bassezze santità derive?

*

forse è nel sentire il senso

sentire benevolenza salire dalla terra

sentire come largo l’amore scorre

come plasma corpomenteparola

come emoziona perfino l’acqua e l’aria

come muove la pietra

sentire prossimità in ogni creatura

sentire il suo sfolgorìo il suo declino

sentire tutta la mite materia terrestre

ogni volta rinascere mite

e tu sentirti il nativo

appena uscito dalla foresta

ne conservi il profumo

pallido nell’attesa incredulo

serrati gli occhi a fermare

all’orizzonte

tutto quell’oro che lampeggia

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Annamaria Ferramosca è nata nel 1946 a Tricase (Lecce) e dal 1970 vive a Roma. Ha pubblicato: Il versante vero (Fermenti, 1999), Porte di terra dormo (DialogoLibri, 2001), Porte/Doors (Edizioni del Leone, 2002), Curve di livello (Marsilio 2006), Paso Doble – Dual poems (coautrice Anamaria Crowe Serrano, Empiria, 2006, traduzione di Riccardo Duranti), La Poesia Anima Mundi (monografia a cura di Gianmario Lucini, con la silloge Canti della prossimità, Puntoacapo, 2011), Other Signs, Other Circles-A Selection of Poems 1990-2009 (traduzione e introduzione di Anamaría Crowe Serrano, Series Contemporary Italian Poets in Translation, Chelsea Editions, 2009), Ciclica (La Vita Felice, 2014), Trittici – Il segno e la parola (Dot.comPress, 2016), Andare per salti (Arcipelago Itaca, 2017), Per segni accesi (Ladolfi, 2021).

Annamaria Ferramosca

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