PER “UN QUOZIENTE DI GIOIA”. Giorgio Galli

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Un quoziente di gioia (fv9editori, 2023), l’ultimo libro di Giorgio Galli, è un immaginario romanzo epistolare ispirato all’amore di Janacek per Kamila Stosslova, nella finzione narrativa curato dal pianista Rudolf Firkusny. Da sempre Galli è attento a identificarsi con figure di artisti, legate al mondo della musica, fino a creare veri e propri apocrifi, come in La parte muta del canto e Le morti felici, ma in questo nuovo libro l’atmosfera è quella di un vero “romanzo in lettere”, scritte fra il 1926 e il 1928, che echeggia la storia reale fra Leos e Kamila ma non le è fedele in tutti i dettagli. Naturalmente il romanzo, parlando di musicisti, è ricchissimo di annotazioni sulla musica, anche teoriche, molto care all’autore. Ed è, al contempo, il resoconto di un amore appassionato fra il vecchio Leos e la giovane Kamila, amore che traversa città diverse e varca diversi confini, da Brno a Praga, da Berlino a Varsavia. La sua scrittura, che qui conquista una “seconda” e non ingenua semplicità, ha la magia di un palinsesto e seduce un pubblico eterogeneo: dall’intellettuale attento ai ragionamenti musicali del vecchio Janacek al semplice lettore intrigato da una storia d’amore melodrammatica e non sempre prevedibile. Qui Galli trova un personale equilibrio narrativo, un suo efficace “quoziente di gioia”, fra plot narrativo e necessità poetica, che fa di questo libro la finestra più adatta per entrare nel suo mondo interiore di vinti, di fantasmi, di esseri che però resistono e risorgeranno alla vita.

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Ostrava, 6 agosto, 1928

Amore,

non ho risentito del cambio di letto, ma del fatto che tu non c’eri. Non m’’importa in quale casa mi trovo, ho dormito in talmente tanti luoghi e in talmente tante città che oramai ne ho perso il conto. L’unica mia casa è il tuo corpo. È lì che abito. È in te che ho le radici, Kauffmann si trova male lontano dalla patria, io ho una patria ancora più ristretta: tu sei la mia patria, e in te trovo un mondo intero perché ogni sfaccettatura del tuo animo è una persona, ogni luogo del tuo corpo una città. Dentro di te è il mio porto, il mio approdo di questa vita errabonda e tormentata. Vieni presto.

Leos

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Ostrava, 1 novembre 1936

Caro Kauffmann,

le cose non vanno bene. Leos respira sempre peggio e l’ipotesi che possa guarire completamente e senza conseguenze si è fatta lontana. Le scrivo poche righe perché sono affaticatissima. Passo l’intera giornata in ospedale, spesso non rientro neanche la sera, e mi porto qui il lavoro per poi mandarlo per posta in redazione. In tanti mi chiedono notizie, e io, che sono una giornalista, notizie non ne so dare. Ne vorrei.

L’incertezza è il mio peggior nemico. Mi creda sua amica.

Kamila

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Giorgio Galli è nato a Pescara nel 1980. Vive a Roma dove per due anni ha gestito una libreria indipendente. Pubblica: La parte muta del canto (Joker, 2016), ritratti biografici di grandi musicisti del passato, Le morti felici (Il Canneto, 2018), Le voci sopravvvissute (Gattomerlino, 2020), il racconto lungo Il matto di Leningrado (ivi, 2012), la raccolta di poesie Canzonacce (Delta3, 2021), il romanzo epistolare Un quoziente di gioia (fv9editori).

Immagine di Giorgio Galli

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