
Oggi la terra profuma e anche il mare
splende radioso come il sole e poi
verrà a splendere la luna e gli uomini
si raccoglieranno sulla spiaggia
a festeggiare la bellezza danzano
cantano si ubriacano si abbracciano
fanno l’amore con la vita. Tutti ridono
e non chiedono altro che di essere lì
dove sono. Beati, dentro il tempo.
Lei no. Non può e non sa. È triste.
Accucciata in un angolo lontano
dalla festa, piange. Singhiozza. Sospira.
Una per una lei vede quelle persone
felici morire trafitte strozzate
decapitate e quella radiosa spiaggia
nera di cadaveri e le loro armi
ormai inermi sparse sulla riva.
Si alzerà e dirà ad alta voce quello
che vede e la cacceranno via
come sempre tra risa e volgari insulti.
A questo le è servito il dono: vedere
il fumo e la cenere prima del fuoco.
Precluso il sapore vitale
dell’illusione le resta il cibo
luttuoso dell’impermanenza.
Una come lei
deve nascondersi e tacere.
Meglio non nascere, e restare tra i morti.
(Inedito, maggio 2022)
