traduzione di Alfonso Guida

Avessi un bell’aspetto, i miei sospiri
Avessi un bell’aspetto, i miei sospiri
potrebbero echeggiare in questo guscio
d’avorio, veloci, fino al tuo orecchio
e toccarti il cuore gentile. Certo,
la passione mi armerebbe per simili imprese,
ma non sono un cavaliere il cui nemico muore,
nessuna corazza brilla sul mio petto gonfio
d’orgoglio, non sono un pastore felice della valle
con le labbra che tremano per gli occhi
di una fanciulla. Eppure devo amarti,
forte, chiamarti dolce,
più dolce delle rose mielate di Ibla
quando sono immerse in una rugiada
che inebria. Assaggerò quella rugiada,
avvenga, avvenga questo incontro, e quando
la luna avrà aperto il suo viso pallido
ne raccoglierò un po’, con sortilegi e incantesimi.
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Sono vivace
Sono vivace
come una bottiglia di liquore
e lesto
come il ditale di un sarto.
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Datemi venere, bacco e tabacco
Datemi venere, bacco e tabacco
finché non griderò “basta, è abbastanza”.
Potreste darmene senza obiezione
fino al giorno di resurrezione
poiché, non c’ è dubbio, questi saranno
la mia amata Trinità.
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Oh come amo in una bella sera d’estate
Oh come amo, in una bella sera d’estate,
quando fiumi di luce scendono dall’ovest dorato
e sugli zefiri balsamici tranquille riposano
le nuvole d’argento- lontano, lontano- lasciare
tutti i pensieri più meschini e prendere dolce tregua
dalle piccole cure, trovare, dopo facile
ricerca, un odore selvatico, avvinto alla bellezza
della natura e lì, nel piacere, la mia anima illudere.
L’antica tradizione scalda il cuore.
Penso al destino di Milton, alla tomba di Sidney,
finché le loro ombre severe si levano alte
davanti alla mia mente, forse sulle ali della Poesia,
lasciando cadere un pianto dolcissimo
quando un dolore melodioso trascina i miei occhi.
**
A se stesso
Grandi spiriti dimorano ora sulla terra.
Quello della nuvola, quello della pioggia, del lago,
che sulla cima dell’Helvellyn, ben sveglio,
coglie la sua freschezza dall’ala dell’arcangelo;
quello della rosa, della viola, della primavera,
del sorriso cordiale, della catena per amore di Libertà
ed, ecco, quello la cui fermezza mai sopporterebbe
un suono più vile del sussurro di Raffaello
e degli altri spiriti che stanno in disparte
sulla fronte del futuro.
Questi, questi daranno al mondo un altro cuore,
altre pulsazioni. Non sentite il rumore
delle opere potenti?
Ascoltate ancora, nazioni, mute.
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Quanti poeti fanno d’oro l’andare del tempo.
Quanti poeti fanno d’oro l’andare del tempo.
Alcuni di loro sono sempre stati nutrimento
della mia grata fantasia- meditavo
sulle loro bellezze, terrene o sublimi,
e, spesso, quando mi accingevo a scrivere,
queste presenze, a frotte, irrompevano nella mia mente,
ma nessuna confusione, nessun disturbo invadente,
creavano, invece, una deliziosa armonia.
Così gli innumerevoli suoni che la sera accumula;
il canto degli uccelli- il sussurro delle foglie-
la voce delle acque- la grande campana in alto
con suono solenne- e mille altri ancora,
sconosciuti a distanza, fanno dolce
musica, non tumultuoso frastuono.


