SPETTRI SCUCITI. Marco Amendolara

da Lucrezio, La natura delle cose, IV, vv. 1094-1096

Ma della sembianza umana, delle graziose forme di qualcuno,

nulla resta veramente in noi bene perenne,

se non spettri scuciti,

miseri simulacri che il vento sconfonde

In: Marco Amendolara, L’alfiere amoroso. Testimonianze, Ripostes, Salerno, 2004

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