NON POSSONO CHE RITORNARE. Ilaria Seclì

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Giovanni Castiglia, Spirito dell’albero

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Ritornano, come vecchi compagni

nei corridoi di oggi, versi di rondine

odore di camini, canti di tabacchine

mosto e sansa di eterni autunni, 

sciabordio d’acqua su alzaie di navigli. 

Tornano, per la ciclica dolcezza

dell’aver avuto e dell’aver perso,

per il catino mai abbandonato.

Ciò che avvenne fu per sempre

andare incosciente verso il ritorno.

C’è confusione tra i registri

che contengono il tuo nome

uno dice è vivo l’altro no.

Ecco, un roseto li unisce. 

Dal tronco si divide l’uno e si fa figlio.

Così i gatti ravvivano il mondo

giocando sui muri con le ombre

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Walter Chandoha, Ilaria Seclì

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