Poesia-collage per Il mese dopo l’ultimo

*
Nessuno, ma ti attende
il segreto del suono –
dove non accade nulla
chi non cerca viene
trovato in un battito di ciglia.
Una giornata di vento – Un bosco – Eccoti.
Laggiù.
Nel passo successivo mostri
le voci sbalordite, quelle
che iniziano
«capisco solo il corpo scosso
che traballa, e la chiarezza
di un cielo nerissimo
quando vigila
le soglie del pensiero, sull’affanno»
(è arrivato a percepire una schiena,
un ramo di pesco, poi un coltello:
«perché porti uno specchio con te?»).
(3 gennaio 2002)

