

Spettri stabiesi*

1
Stupefatto. Meravigliato.
Cari fantasmi,
grazie a voi
nessuno precipita nel Vesuvio.
2
L’orbita del vulcano
è come la cavità ottica
di un mezzo teschio.
Luna, asteroide, magma e neve
le prime parole che appaiono alla mente.
3
Sulla spiaggia nera e dorata
che sembra una pittura
fra surrealismo e metafisica,
ogni tanto galoppa o si ferma
un cavallo.
4
Ercolano, Stabia, Pompei:
la morte rapisce per sentieri insondabili.
Voci e corpi dissolti in fuoco supremo
e soffocati nell’anidride carbonica.
Poi la rifioritura della luce,
una mattina di tanti secoli dopo
(molte cose rimaste uguali a se stesse per sempre).
Fra l’annuncio del sole e il ritorno dei pescherecci
gli archeologi dipinsero ogni memoria.
*I testi sono tratti da: Marco Amendolara, La bevanda di Mitridate, Edizioni Marocchino blu, Lucca 2008.

Marco Amendolara (1968-2008). Nel 2016 è pubblicato l’opus completo della sua poesia, La passione prima del gelo, a cura di Alessandro Ghignoli (La Vita Felice, 2016), che raccoglie tutti i libri editi in tiratura limitata: La musa meccanica, Stelle e devianze, La tentazione poliedrica, Catulliane e altre versioni, Misteri di Seymour, La bevanda di Mitridate, L’alfiere amoroso, Vascelli, tatuaggi, selve e saette. Ha tradotto (e ri-creato) poesie della tradizione latina, fra cui Catullo e Marziale.

