IL BITUME DI GIUDEA. Giovanni Castiglia

Nel numero 1 di “Arca. Seconda serie (gennaio-giugno 1997)”, Giovanni Castiglia (Casteldaccia, 1955-2019) pubblica, nella sezione “Graffiti”, un suo intervento visivo, dal titolo Il bitume di Giudea.

Il bitume di Giudea, o asfalto siriano, è una miscela di bitumestandolioargilla e essenza di trementina.

Una volta purificato, è utilizzato nel procedimento fotografico dell’eliografia e dell’acquaforte. In liuteria viene utilizzato come colorante e nel 1826 come emulsione fotosensibile per la prima fotografia.

Scrive Giovanni del suo intervento: «Pagine strappate a più di un diario intimo di schizzi graffiati nell’attimo di un gesto: il gesto fondante. Altri fogli più aggrovigliati, anneriti: il bitume di Giudea, volontà che fugge nella tenebra per trovare dell’altro, per azzerare e sorprendersi. Reperti minimi, piccole pulsioni, frammenti fermati al volo – tempo che fugge».

**

Il gesto fondante o il bitume di Giudea

Fuori dalla grotta primordiale

dentro un’alba gelida, siderale

Senza la pelle, in balìa di

venti come un groviglio

di sterpi nel deserto

Perso in una ragnatela di

strade lontanissime

Inverno 1994

Lascia un commento