
Riflessione calda su tutto, di Lorenzo Saiani
Dopo Sbundo di Fabio Badolato e Jonny Costantino
Ore 5:23 del mattino, 13 novembre 2025, nei postumi della visione al Cinema Modernissimo di Bologna.
Ho voglia di scopare, inculare ed essere inculato. Io voglio…
Ripenso a quei corpi, fuck It! Mi rinnamoro costantemente: dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori e via dicendo.
Quante carezze, quanto amore. Così ci si avvicina ad un corpo: big fat black cock!
Basta con questa lontananza, pelle contro pelle, carnalità totale. Me ne fotto! Distruggiamo i fuochi e bruciamo le immagini: la vita è quello che conta, stiamo con loro…stiamo con noi. Divago divago divago, stupendo, mi squaglio nel divagare, amo entrare in un flusso, amo sditalinare la mia vita, le parole, il mondo.
NON CHIACCHIERARE CHE TI STANCHI…
Ok, mi stoppo, ti scopo… Omertà. Quanto amo questa parola, quanto mi piace nascondere… Perché una persona viene uccisa? non lo so, non lo so, non lo so. La vita è la morte, la vita è scoparsi la morte, la vita è vivere con la morte. Continuo a nuotare nell’oscurità, vado sempre più a fondo… questo è un pezzo di me, un mio feticismo, un mio sensuale ardore… l’uomo violenza, l’uomo sacca di sangue, l’uomo carne da macello.
Vorrei essere accoltellato dal ragazzo che gioca con il coltellaccio. So che farebbe un taglio preciso, lui, il miglior chirurgo di vita, uomo bisturi… questo taglio farebbe nascere dei fiori, il mio torace squartato come miglior orto botanico del mondo… la vita.
Puttane, puttane, puttane, puttane… che belle che sono… angeli… liberazioni… teli di seta… cotone ancora vivo… fuochi. Io fiamma rovente alimentata dall’amore della prostituta, io corpo ferito, io orto botanico viscerale, io gangster dimmerda divoratore e creatore di bellezza.
L’energia non si crea né si distrugge, ma si moltiplica… questi sono i corpi, le scopate, le uccisioni, la droga, lo sbundo totale della vita… vorrei essere… non sono… vorrei accarezzare… avvicinarmi… amare,,, toccare… sentire… vivere e viverli. Corpi che hanno sentito tutti, corpi arrivati, corpi costruiti, corpi adonici.
Guardo, guardo, guardo, guardo, piango, piango, piango… vesti la giubba… generatore, amore distorsione corporale… mi piego, mi spezzo, vengo…
Casta diva…piango… amo… vivo… sto… mi lascio… vengo.
Pochi secondi… nessuna parola… nessuna pietà… muoio. Crollo, sono un bove stremato, ucciso dal campo, ucciso dal vento, morto… oltrevivo e ultravivo. Ora vedo… registro… creo.
Vorrei essere corpo… Vorrei essere anima… Vorrei…
Sono.
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Jonny Costantino è cineasta e scrittore. Nel 2000 si laurea in Giurisprudenza con tesi in Criminologia (Il grande criminale tra criminologia e cinema) e subito avvia una collaborazione biennale con Vittorio De Seta (il regista di Banditi a Orgosolo). Nel 2005 fonda con Fabio Badolato la BaCo Productions e nel 2019 con Rita Deiola la Salamander Giant, entità produttive entrambe attive. È il direttore artistico di Ultracinema Art Festival e insegna Regia alla Blow-up Academy di Ferrara, di cui è vicedirettore artistico. Vive a Bologna. Tra i film: Just Play and Never Stop. Un viaggio spericolato nel jazz (2025), Sbundo (2020-24), Carnale Carnale (2023), Dallarte (2023), La lucina (2018), Il firmamento (2013), Beira Mar (2010), Le Corbusier in Calabria (2009), Jazz Confusion (2006). Tra i libri: Piressia (2024), Cormac Blood Dance (2023), Giovanni Blanco (2023), Ultraporno (2021), La mano bruciata. Scrittori, pittori, elezioni (2021), Un uomo con la guerra dentro. Vita disastrata ed epica di Sterling Hayden: navigatore attore traditore scrittore alcolista (2020), Nella grande sconfitta c’è la grande umanità (con Michael Fitzgerald, 2020), Mal di fuoco (2016), Volti a fronte (con Domenico Brancale, 2013).
E’ stato redattore di “Cineforum” e caporedattore di “Carte di Cinema”; nel 2009 ha fondato “Rifrazioni. Dal cinema all’oltre” e nel 2010 “Rivista”; attualmente è redattore del “Primo amore” e collabora con “Antinomie”
