I testi sono tratti da: Viviane Ciampi, Dincolo de linia somnuli (Oltre la linea del sonno), traduzione di Alexandru Macadàn, Editura Cosmopoli, stampato in Romania, 2023. Immagine di copertina di Lino Cannizzaro.


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Vie del sonno
E’ illudersi.
Il sonno non uccide le voci.
Traversano il bosco,
assemblano parole.
E si battono come gladiatori.
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Noi
Non siamo più
l’elica del tempo
giriamo in contro-vita
in che modo dimmi
per quali ragioni
anneriamo la pagina
lecchiamo i segni
lingua strappata
da una parola d’ordine
lasciare un vuoto
qui quale dolore
si scrive nel margine
in prosa libera
qualcosa d’innato
speriamo che esista
sempre anticipandoci
sempre precedendoci
*
So
So che spesso
in compagnia dell’amore
colmiamo la gravità.
So che la nostra voce
sparirà nel suo doppio.
So che la tua bocca
è il rifugio preferito
dell’alfabeto silenzioso.
Allora parlami come alla nube smarrita
scrivimi una lettera immaginaria.
Lascia stare il sesso.
Siamo noi il fuoco.
*
Per coloro che dormono
Anime spente svegliatevi
accendete le vostre lampade
lasciate correre le fiamme tutte quante
cucite gli strappi della pelle terrestre
smontate i ponti della stupidità
riempite le pance vuote dei fratelli lontani
digerite l’altro dal nome impronunciabile
tornatevene all’uva e al trattore
all’olio dolce di colline
bevete le parole di quei libri
di cui conoscete la grandezza
per sentito dire.
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Questa breve raccolta di versi di Viviane Ciampi, Oltre la linea del sonno (uscita in italiano e in rumeno, Dincolo de linia somnului, Edizioni Cosmopoli, 2023) è la delicata cosmogonia di una cantica profana, che racchiude uomo e mondo nella materia turbata di un inno al mistero (“Strano che il mondo non sia qui per caso./ Non è la quiete il suo regno/ e se non è la quiete…/ Limiti/ confini/ trappole/ come materia di ogni inferno. / La gente attraversa le linee del sonno/ va oltre le sbarre”). Viviane offre la sua voce, da poeta sonnambulo, all’illusione del mutamento (“e quando avrai un piede/ nella terra promessa/sblocca le montagne“).
