
Louise Bourgeois
**
Tutto ciò che volevo tutto ciò che non volevo. volevamo volavamo su sentieri d’alberi albe e foreste. anni rivi ormai andati. Dove. quali e quanto amati annidati cuori–mente allevati a sangue a denti e lingua. lingue di unica voce a tras-formare. vocazione a nettare il fuori il dentro mondare ragnatele e oscure tele di fiumi che fummo. corda – cardiá vibrante corda – ombelico arma che ascende espugna castelli e mura muove cartografie oceani carte e oscene parole. suoni nuovi nella gola rantolo preghiera e lotta. E tu morto che adesso mi desti. spettro bianco. e nero d’un tratto. tracce tristi di te di voi morti allora e adesso tanto vivi e vive da uccidere me con coltelli ricordo. gorgo che ancora mulina sanguina e àncora lame nel fondo sempre più a fondo. voi spettri nella stanza in questa notte – spira brada e buia. voi compagni e sorelle di ieri d’amore d’ardore.
Nota:
I ‘morti che mi destano’ sono i desaparecidos, ragazzi e ragazze scomparsi in Argentina durante la dittatura del generale Videla.
