
e con la precisione dei capelli
ho spento l’orologio degli incontri
mi abbandono sui testi di Lumelli
per cercare improbabili riscontri
e mi perdo nelle definizioni
di quanto appare certo l’inusuale
il senso che nasconde le intenzioni
scegliendo l’inversione dell’uguale
quel che mi muove è una commozione,
che non richiama in vita il tuo pallore,
non manifesta alcuna presunzione
sorge da un’ambizione troppo ardita
che si rivolge a te senza pudore
come memoria che si fa infinita.
