Dopo la prima morte
ogni altra perdita
rafforza l’esilio.
Sulla terra si sta con un piede solo,
l’altro poggia in un altrove.
Le frenesie terrene hanno sempre meno presa,
i fallimenti sono campi di soffioni.
Con un piede solo si va,
con l’anima mozzata
ma non è un male
smettere di fingersi interi,
è solo cominciare un ritorno.
*
I testi sono tratti da: Silvia Giacomini, Cittadinanza d’altrove. Poesie, Le Càriti editore, Firenze 2025.
**

