I testi sono tratti da: Ata Issa Khasaf, Il vento gioca con la polvere. Diario poetico in morte di Umberto Eco. Prefazione di Daniele Barbieri. Traduzione e cura di Alberto Nocerino. Calligrafie di Antonella Cecilia Fiori, Salarchi Immagini, Ragusa 2024.
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Lasciò detto
alla moglie
di far collocare per lui
una statua in giardino
cosicché gli uccelli
vi si possano posare e annidare
e intonare con lui
La Folia di Corelli
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Uscita verticale
progettare la propria fuga dal mondo
attraverso l’io
nei libri
in una creativa e sempre più elevata
benedetta immaginazione.
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In sogno
vidi uno scrittore solitario
che sfoggiava uno strano cappello
e un bastone da passeggio
portare in spalla
i suoi libri
nel misterioso viaggio
verso la sacra terra
del Nulla.
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Desiderio faraonico
in una notte oscura
poco prima di morire
egli chiese
che i suoi amati e rarissimi libri
dipartissero con lui
verso una nuova grande avventura
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Opera aperta
in piazza
dopo la processione
tutto solo
il vento
gioca con la polvere
indica messaggi oscuri
zeppi di strategiche storpiature
e anagrammi
(a chi di competenza)
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Antonella Cecilia Fiori
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La presente pubblicazione nasce dal fervido estro poetico di Ata Issa Khasaf che, qualche anno dopo la morte di Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932-Milano, 19 febbraio 2016) decide di rendere omaggio in lingua inglese al suo relatore di tesi e dottorato, scrittore e docente universitario, tra i più noti e importanti intellettuali italiani del Noicvecento. Un legame, quello tra Khasaf e Eco, che andò ben oltre il rapporto fra discente e docente, e divenne ben presto amicizia. Prima di stabilirsi a Londra nel 2003 Ata Khasaf, nato a Baghdad ma oggi con passaporto olandese, trascorse una ventina d’anni in Italia, studiando semiotica con Umberto Eco all’Università di Bologna, con una tesi di dottorato sulla scrittura Sufi (Dalla postfazione di Alberto Nocerino).
