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Un’altra scacchiera
per Franco Beltrametti
L’emozione non si combina con l’apertura
che è claustrofobia organizzata e magnete
di un doppio dualismo orientato a una regola
che si progetta in affabile concentrazione
o scorciatoia per mosse e argomenti finali?
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Greenwich
a Giulia Nicolai
L’isola è protetta dall’astensione dal vuoto
della stiva negata al carico imponderabile
di una terra che naviga abolendo la rotta
del cargo azzerato dal racconto di un viaggio
intrapreso e interrotto dal sole sul quadrante
della mente smantellata secondo ragione.
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Una piazza
(Rileggendo una poesia)
per Aldo Palazzeschi
La fontana il suo impegno alla tortura
alla fragile docile soavemente ingegnosa
macchina che mastica inghiotte digerisce
il cavallo sbalordito dall’urto delle grida
tra le palme gli ulivi le logiche trascritte
il peso è puro stagno mercurio escremento
elementi proclivi all’ansia al desiderio
al segmento spezzato irrorato dall’acqua.
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La vera sapienza
per Amelia Rosselli
Il mare una congelata espiazione
un inferno deprezzato ed impuro
che la siringa inietta nell’addome
dell’oggetto furibono e innocente
che la preda usa per placare i cani.
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La cornice nel muro
a Giuliano Della Casa
La pietra la generosa mitologia
simulazione di spina e di foglia
stagliata sull’abside della torbiera
degli arredi calcarei arenati
sull’alveolo schiacciato dal polso
che recita con la matita.
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L’apparizione
a William Xerra
La mummificazione è piuttosto recente
riuscita o non riuscita prende il tendine
lo tormenta con l’archetto lo strappa
colorandolo con l’acquerello sull’osso
che è il reperto meno evidente
della mia personale geneaologia.
*I testi sono tratti da: Adriano Spatola, diversi accorgimenti, nota critica di Luciano Anceschi, geiger “poesia” numero 25, dicembre 1975.


Immagine di Giuliano Della Casa
