OTTIMISMO. Robert Walser

L’ottimismo è una cosa magnifica

L’ottimismo è una cosa magnifica, ecco la riflessione che mi ha ispirato una voce clamorosa che usciva dalla bocca di un flâneur. Questa voce aveva un che di arrotondato. Una giovane fanciulla mi ha fatto osservare che stavo facendo una deviazione. Io le dissi: “Non è andando dritti all’obiettivo che si trova la strada ma nelle deviazioni. È quando ci si distrae dall’obiettivo che possiamo percepirlo e siamo in grado di mostrare, con il nostro rigore, che non l’abbiamo perso di vista e che disponiamo di una certa forza di carattere”. Alcune pietre tombali si ergevano in un prato. Tombe di famiglia. Che aria isolata avevano! Nessuno sguardo umano sembrava essersi posato su di esse da tanto tempo. Era bello, quindi, da parte mia, notarle. Sono passato davanti a una chiesa. Il pastore stava per prendere il thé in famiglia. Non potevo escludere che che quel mattino stesso avesse pronunciato un sermone impressionante. Per un flâneur mostrarsi amabile e corretto agli sguardi di chi incontra presuppone una grandezza d’animo. Gli esseri sensibili mi capiscono. E, quanto agli insensibili o ai poco sensibili, non è per loro che scrivo, per mia fortuna. E d’altronde non leggerebbero i miei articoli.

Questo testo è apparso in versione originale in: Robert Walser, Prosastücke, Surkamp, Francoforte 1985, che raccoglie i suoi “Microgrammi”; in traduzione francese per le edizioni Zoé (Genève) con il titolo Le territoire du crayon. Microgrammes, 2013.

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Robert Walser, Microgramma

La morte di Robert Walser

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