STANZE


Di stanze d’incubo ce ne sono state e ce ne saranno ancora molte, occupate da poeti che provano emozioni e trascrivono visioni. Ma sono rare quelle che restituiscono solo incubi altrui e cercano misteriose consonanze fra corpi e menti che hanno abitato in secoli diversi. Ricordando chi potremmo essere fuori di noi, troviamo i nostri veri compagni – quelli che hanno condiviso il nostro stesso sguardo (M.E.).

Immagine di Chiara Romanini

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