*Silvia Comoglio, Margit e un prato con fiori e farfalle dipinto a Terezin, testo inglese a fronte a cura di Giorgio Mobili, Book editore, Riva del Po, 2024.

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Un libro come Margit e un prato con fiori e farfalle dipinto a Terezin allontana da sé ogni commento che non siano le parole stesse dell’autrice: “Questa breve silloge è stata composta per Margit Koretzovà pensando a un disegno, Rozkvetlà louka s motýly, Un prato con fiori e farfalle, che Margit fece quando era nel campo di concentramento di Terézin. Rozkvetlà louka s motýly non è l’unico disegno di Margit ad essersi conservato, ce ne sono altri 32 negli archivi del Museo Ebraico di Praga. Linee e colori che tagliano di netto il Tempo e la Storia, innervandoli e imprimendogli una frattura e una ferita da cui non si può prescindere”.
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Margit’s butterfly
….sempre sei eco di radice del Tempo senza volto,
perfetto àlbero stupendo dove, l’alba, si ribalta dentro la ferita
come, come quando lo stelo, si fa luce, uscendo –
dalla terra….
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Per Margit Koretzovà,
Plzeñ 8/4/1933
Terezìn 1942 – Auschwitz 1944
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[…]Memoria e Vita devono coincidere o la Memoria rischia di inaridire e svuotarsi. Deve invece essere viva ma può esserlo solo se è alla Vita, a chi c’è in qul monumento e in quel nome, che tendiamo. E lo cerchiamo […]

Giovanni Castiglia
