UNA GRAN LUCE ALTERNA. Ponziano Medda

di Ponziano Medda

Odilon Redon

A Lucetta F.

“che con la Parola

apre isole di sole

cantando il mondo”

P.

*

Dal silenzio

una voce trepidando

Chi mi chiama?

E l’anima

che sale dal silenzio?

Non so come ma è una luce

dal colore deciso

ad aprire il giorno

che con le rose

consuma cose

e sogni che escono dal mio cuore

con baci e papaveri sommersi

strati di fiori

desolati persi

e polverosi

corrono aprendo

eternità popolate di frontiere

destinate ad essere cintura

a un nervoso potere inondando

solitarie argille i più diversi

rami come fiumi profondi

grumi

evidenti di materia

aromi di poemi

che hanno diviso il cielo

sgrana sulle alture con inferna

furia

che a grandine s’interna

là dove il vento pose un velo

rinascendo romita sorpresa una gran luce alterna

a sospese inquietudini

e le rose

portano a segreti sentieri d’amore

Odilon Redon

18/2/2014

Lascia un commento