Ideali Matricole
di Quito Chiantia

Numero di matricola 0002712 – Detenuta: MaryRose F.
Articolo 578 c.p. : Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale
Rimase gravida ancora minorenne dopo aver avuto rapporti con diversi partner occasionali. Si liberò del neonato partorito in estrema solitudine lasciandolo in un cestino dei rifiuti di un bar del centro.
Ho smaltato le unghie di rosso
e ho iniziato a scavare.
Sento con gli occhi della talpa
avverto il precipizio.
Sotto la crosta, il sangue della carne
disvela la radice.
Le mammelle gonfie di latte nutrono il caldo della terra.
Germinerà un qualcuno?
Germoglierà un qualcosa?
Ogni muffa all’azzurro dell’acqua profuma di lievito.
Bacio della buonanotte sulla fronte sudata.
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Numero di matricola 0003514 – Detenuta: Giuseppina S.
Articolo 411 c.p. : Distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere
Raro caso di “Cannibalismo”. Morsicava ripetutamente i suoi figli e li portava al Pronto Soccorso dicendo che erano stati morsi da un cane. Si tolse la vita in attesa di essere riconosciuta “inferma di mente”.
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Non a caso
si chiama “bocca di lupo”.
La luce Lei te la offre a morsi
e i raggi aguzzi dei suoi denti penetrano la carne
come lame roventi nel burro.
Un cuore di madre batte irreparabile e mi chiama.
Il sangue lentamente allarga il cerchio di una vita prestata.
Pozza d’argento dai polsi tagliati.
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Numero di matricola 0000317 – Detenuta: Eveline P.
Articoli 575 – 577 c.p. : Omicidio con altre circostanze aggravanti
Casalinga a tempo pieno. Artefice di violente liti coniugali. In paese la chiamavano la strega. Uccise il marito colpendolo con un pezzo del “robot da cucina”. Punita con l’ergastolo.
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15 marzo 2019
Cambio braccio
non c’entra la robotica.
Bisogna tranciare qui il passato e lasciarlo cadere alla distanza.
La Matta ha per simbolo una stella e aiuta a chiudere.
La scala per il cielo si mischia all’infinito desiderio di nuvole di panna.
Afferrami nel nido del tuo abbraccio
Prendimi il ventre tra le mani
Sono una donna senza pelle dall’anima infuocata.
Ho caviglie da stambecco e un ramo d’ulivo tra le labbra.
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Numero di matricola 0006813 – Detenuto: Sergio M.
Articoli 588- 583 c.p. : Rissa con circostanze aggravanti
Di carattere irascibile e violento. Tatuato in ogni parte del corpo. Costanti le risse anche all’interno del carcere. Punito spesso con l’isolamento.
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Comune di Opera.
Nel cuore della risaia oggi il carcere sguazza.
D’improvviso, da un ignoto altrove,
l’ eco del canto delle mondine e il battere la sbarra.
E’ il levante delle mie sirene d’ Ulissse dalla sezione femminile…
Ho appeso uno straccio rosso al finestrino, forse l’orlo di una gonna.
Maria del 4 bis,
voglio che m’ingombri le lenzuola.

Numero di matricola 0007715 – Detenuto: Javier M.
Articolo 270 sexies c.p. : Condotte con finalità di terrorismo
Trovato in possesso di un ordigno artigianale ad alto potenziale nei pressi di uno scalo aeroportuale. Arrestato in flagranza di reato. Recluso in regime di 41 bis (carcere duro)
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Da oggi non sono più solo.
Un piccolo ragno è entrato in cella
con passo felino nella notte.
Senza valigia, con grazia tesse e allieta il suo digiuno.
Ha zampe rosa e un sacco color seta colmo di uova,
presto avrò il mio bel da fare.
Ho allungato una briciola di pelle.
Non conosco cosa sia la poesia,
ma penso di averla incontrata.
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Numero di matricola 0002312 – Detenuto: Ambrogio C.
Articolo 718 c.p. : Esercizio di giochi d’azzardo
Giocatore incallito. Ludopatico. Biscazziere. Organizzava partite di Poker sia in circoli privati che in luoghi pubblici quali piscine e teatri. Durante una perquisizione è stata rinvenuta una collezione di centinaia di dadi da gioco.
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La Giustizia?
Una bilancia truccata.
Parto con le tasche piombate e un sorriso sdentato per orizzonte.
Arianna ha colorato il suo filo di un verde speranza.
L’equilibrio è nella pancia e il piede risponde della mano.
Ogni estensione ha la sua contrazione.
I dadi da gioco presentano più facce e vivono di opposti.
La verità consiste nel dubbio.
Con la benedizione dell’ ombra,
mi condanno e mi assolvo.
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Numero di matricola 0009712 – Detenuto: Danladi P.
Articoli 609bis c.p. e 609quater c.p. : Violenza sessuale – Atti sessuali con minorenne
Nigeriano. Cocainomane. Condannato per violenza sessuale ai danni di tre donne di cui due minori, figlie di conoscenti. Gli atti di libidine violenta venivano perpetrati in proprietà private ricorrendo a sostanze inalanti psicotrope.
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Hanno reciso l’erba e gli alberi del pane aperti in due.
Il vento ha portato alle nari il gelsomino
Olfatto: senso eletto
Dove siete boschi di cannella, garofano e vaniglia?
Lupo recluso in tana zuccherata.
Fame di carni giovani e di latte
viene voglia di vendemmia nella luna delle cose impossibili.
Hanno fatto il caffè nella cella accanto.
Profuma, la solitudine che ho meritato.
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Numero di matricola 00001187 – Detenuta: Sofia F.
Articoli 575 – 577 c.p. : Omicidio con altre circostanze aggravanti
Donna affascinante e bellissima. Madre di quattro figli. Di casato nobile. Sposata per volere della famiglia ad un uomo che la sminuiva, denigrava e maltrattava pesantemente. Lo ha ucciso all’ arma bianca mentre dormiva al suo fianco.
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Basta alla vita un paio di scarpe da ginnastica e una tuta
Il rossetto lo condividiamo in tre, pane fresco alle labbra
Più della comunione è la confessione che accorpa ed unisce
nel mistero femmineo senza fine di essere donna
La coperta è per chi ha più freddo, l’ epilatore è per tutte
Femmine fiere, fiere femmine, orgogliose di averci provato
Scimmie evolute ci scambiamo i vestiti e spulciamo tra pari
Io istrice marsupiale perennemente feconda
Ho ucciso solo per Amore.
Venerdì ci laviamo i capelli, oltre allo shampoo e al sapone
portami uno sgrassante per l’anima.
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Numero di matricola 00000459 – Detenuta: Barbara F.
Articoli 575 – 577 c.p. : Omicidio con altre circostanze aggravanti
Cresciuta in un ambiente degradato. Deprivata delle cure materne in tenera età. Fin da bambina ha svolto i lavori più umili per riuscire a sopravvivere. Per vendetta ha assassinato l’ anziana madre con overdose di barbiturici.
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Ho aggiunto più detersivo per fare bolle giganti di sapone
Poter giocare… finalmente.
Il prato è un soffice bianco cotonoso dei pioppi
Seme disperso dai tetti ai marciapiedi
Anche tu almeno una volta nella vita hai sfiatato sul soffione del tarassaco
Si attacca ovunque la bianca cipria che disfà
Del paese ricordo solo la banda e il suono grave dei fiati
Da bambina rubavo le chiavi, i trucchi, il denaro
e tutta mia madre…pezzo per pezzo.
Il puzzle è ricomposto
Posso appenderlo in testa al mio letto.
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Numero di matricola 0005674- Detenuto: Walter B.
Articoli 575 – 577 c.p. : Omicidio con altre circostanze aggravanti
Panettiere geloso e possessivo in modo patologico. Precedenti penali per stalking ai danni della donna che diverrà la sua vittima. Uccise l’ex giovane fidanzata neo sposa di un suo conoscente. Condannato per femminicidio. Nessun cenno di pentimento.
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Han tinteggiato le celle di fresco, sentore di calce
L’ora d’aria profuma di latte
Il pitosforo ha spalancato i calici e richiama.
Sacchi e sacchi di farina tutti per me
Lei aveva in sé l’intensità di tutti i colori
Snello e allungato il corpo del mio Ermellino, oggetto di caccia spietata
Il cielo? Una nuvola di panna
Ostuni, gli oleandri, i tulipani, le calle, la bara…
Tutto è irrimediabilmente bianco.
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Numero di matricola 0006723 – Detenuto: Antonino S.
Articolo 572 c.p. : Maltrattamenti contro familiari o conviventi
Tossicodipendente. Reiterati comportamenti violenti e vessatori nei confronti della madre volti a procurarsi oggetti preziosi e denaro.
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La incontrava nei sogni,
quando aveva un bottone da attaccare o un rialzo febbrile
Lei sempre più china ma comunque bella
attaccava al nulla i suoi quadri, sbollentava i fagioli, ripuliva la cella
Gli diceva: hai mangiato Ninì
Cambio turno al terminale, ora la guardia è una donna
Batte la sbarra e i tappeti
Una mamma in divisa è pur sempre una mamma
Glielo leggi negli occhi
puoi ugualmente condividerla e raccoglierne i frutti.
…e i più amari son dolci.
Numero di matricola 0008321 – Detenuto: Maurizio S.
Articolo 423 c.p. : Incendio (doloso)
Di famiglia benestante. Amante del gioco d’azzardo. Ha dilapidato il suo ingente patrimonio nel casinò di Montecarlo. Arrestato in flagranza di reato con tre taniche di benzina dopo aver dato fuoco al parco macchine di un noto ristorante della costa azzurra.
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Brucio. Hai da accendere?
Ti ricordi Giovanni? Davamo fuoco ai formicai e ai soldatini di plastica
Era guerra vera, la nostra Guernica
La benzina profuma di vita e ristora la sete
Cenere e braci il castello di carte
La trave maestra è nell’occhio, Polifemo accecato dispera
I fiori da sempre anticipano le picche
e sopra ogni quadri ardono cuori rossi.
Sette: numero magico delle facce opposte
Sette calle bianche sulla mia corona di spine.
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Numeri di matricola 0008821-2 – Detenuti: Michele B. (padre) e Salvatore B. (figlio)
Articoli 575 – 577 c.p. : Omicidio con altre circostanze aggravanti
Padre e figlio. Siciliani. Appartenenti a famiglia mafiosa. Detenuti nello stesso carcere in due celle affiancate. Hanno premeditato e ucciso padre e figlio appartenenti a clan rivale freddandoli al tavolo del bar della piazza con un fucile a canne mozze.
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Si può esser famiglia anche qui.
Legati dal vincolo del sangue nello stesso abitare.
Nel nome del padre e del figlio di un solo cognome,
in salute e malattia, in fortuna e in disgrazia, nel peccato della verità.
La tua testa sulla mia spalla a dividerne il peso dei pensieri.
Io e te, senza nessuna Angelica da rincorrere
Sbocciami nel cuore di questo cortile polveroso,
portami la magia del teatro e una scala di libri.
Mio orizzonte di mare oltre le mura di ogni tempo pregresso.

