
I pazzi, disse il dottore, sono generalmente assai meno pazzi di quanto si creda dai più. Sono insensati di una data idea, o in un giro d’idee; ma conservano fuor di queste tutte le loro facoltà, anche le più delicate. S’ingannano anche gl’inesperti credendo che la pazzia porti con sé una trasformazione compiuta dell’indole. Il caso è rarissimo. La maggior parte di queste donne sono ancora in fondo all’anima quali erano avanti di perder la ragione. Quella che era buona è buona, quella che era malvagia è malvagia; sincera quella che era sincera, finta quella che era finta. Si ritrovano in loro, qui, tutte le vanità, tutte le superbie, le ipocrisie, le gelosie, le astuzie, le finezze che avevano nello stato normale in mezzo al mondo.
