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Préndimi per mano, conducimi
verso la lentezza, segna i confini
del mio viso e l’attraverserà la luce
dove vive l’uccello non classificato.
Préndimi per mano, diventa la guida del ragazzo
che non ripeterà l’errore dei padri e dritto
agli occhi lànciami il tuo nome.
Préndimi per mano, se esiste
un regno vi entreremo a coda
bassa e apparirà l’ospite:
abbiamo avuto l’onore delle armi.
Préndimi per mano, taglieremo
le teste agli usurpatori, l’usuraio
che ci prestò la primavera è già scomparso,
sogneremo: e la lettera perduta sarà.
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Le regioni dell’aria, Giovanni Castiglia