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Silvia Comoglio (Chivasso, 1969) è laureata in filosofia e ha pubblicato le seguenti sillogi: Ervinca (LietoColle, 2005), Canti onirici (L’arcolaio, 2009), Bubo bubo (ibidem 2010), Silhouette (Anterem Edizioni, 2013), Via Crucis (puntoacapo 2014), Il vogatore (Anterem Edizioni, 2015 – Premio Lorenzo Montano, XXIX Edizione, Sezione raccolta inedita), scacciamosche (nugae) (puntoacapo, 2017), sottile, a microchiarore! (Joker, 2018), Afasia (Nuova limina, 2021). Nel 2016 ha scritto per “The small outside” di Gian Paolo Guerini “Piccole variazioni”, concerto apparso a puntate sulla rivista on-line Tellusfolio (5 maggio – 2 giugno 2016) e pubblicato ne L’almanaccone impertinente (LABOS Editrice, Morbegno, 2017). Suoi testi sono apparsi, tra l’altro, nei blog “Blanc de ta nuque” di Stefano Guglielmin e “La dimora del tempo sospeso” di Francesco Marotta; nei siti http://www.nannicagnone.eu, http://www.gianpaologuerini.it e http://www.apuntozeta.name, sulle riviste “Arte Incontro”, “Il Monte Analogo”, “Le voci della luna”, “La Clessidra”, “Italian Poetry Review”, sulla rivista giapponese “delta”, nelle riviste on-line “Carte nel vento”, “Tellusfolio”, “Fili d’aquilone” e nel blog “Scritture”. È presente nei saggi di Stefano Guglielmin Senza riparo. Poesia e Finitezza (La Vita Felice, 2009) e Blanc de ta nuque, primo e secondo volume (Le Voci della Luna, 2011 e 2016), nell’antologia Poesia in Piemonte e Valle d’Aosta (puntoacapo Editrice, 2012) e nell’opera Annotando di Marco Ercolani (La Biblioteca di Rebstein, 2016), poi Fuochi complici (Il Leggio, 2019).