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Insonnia. Omero. Spesse vele.
Ho letto fino a metà il catalogo delle navi:
questa la lunga nidiata, questo il treno di gru
che un giorno si levò sull’Ellade,
Cuneo di gru in estranei confini,
schiuma divina sulle teste dei re,
dove navigate? Se non ci fosse Elena
che ve ne fareste di Troia, uomini achei?
Il mare, Omero. Ogni cosa è mossa dall’amore.
A chi devo dar retta? E Omero tace,
e il mare nero esulta e rumoreggia,
e con pesante rombo s’accosta al capezzale.
(1915)
traduzione di Serena Vitale



Meravigliosa. Quello stormo di ali come esercito in mille cangianti formazioni. Quella navigazione insensata che suona di armi. L’amore, sogno dell’insonnia. La minaccia esultante del mare che dice rovina.
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