Questi versi, inediti, fanno parte della futura raccolta di Maria Grazia Insinga, A sciame.

un eone e una mandibola di cervo
nella grotta del tuono è sufficiente
a navigare il mesolitico comprendere
il non comprensibile dentro la ragione
non rende comprensibile niente e qui
si affermano minuscole lame di selce
non attendo le provviste di voci
vattene di tua spontanea volontà
*
l’episodio pluviale carnico
nella grande provincia ignea
l’estinzione per grazia stromboliana
che rifà la scala temporale geologica:
ed ecco le barriere coralline le prime
ecco i dinosauri gli alieni e noi le dee
*
acustica subacquea
l’umidità preistorica nella casa
degli orrori non venirci nella casa
e in sogno per grazia governa
il tuo sentire al di là
uno strazio liberare i suoni antropici
dall’orecchio e immergi nelle acque
l’inizio: la vedrai camminare
su posidonie difficili scoscese
alla fine di là del fosso
*
è sempre fuori luogo la nostra esistenza
l’ultima parola è una come tante:
il cielo è pietoso la terra troppo popolata
e nessun segno: la misericordia spietata
l’altra quasi morta che non saprebbe fare
del bene neppure a una mosca: e poi
il finale a sorpresa: l’impronta acustica
della foresta di gorgonie fuori luogo fuori
tempo e senso: l’algoritmo novello
per lo zifio le serenelle i coralli
i giovani delfini il capodoglio ridisegna
l’intero milieu intérieur: la disarmonia

*
è necessario mescolarsi: solo
ibridi e serenelle sopravvivranno
questa ha un secondo in più
e lo usa per leggere le sacre
riscritture questa ha un secolo
in più e se ne frega dei lustri
legge senza luce essendo luce

Maria Grazia Insinga (1970) laureata in Lettere moderne, è docente di Pianoforte. Fa parte della giuria del “Premio Lorenzo Montano” e del Comitato di lettura di Anterem Edizioni. Nell’ambito degli studi musicologici censisce, trascrive e analizza i manoscritti musicali inediti del poeta Lucio Piccolo. Idea laboratori di poesia per i giovani: La Balena di ghiaccio, in memoria di Basilio Reale e il Premio Lighea per la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Ha pubblicato: Persica (Anterem, 2015); Ophrys (Anterem, 2017); Etcetera (Fiorina, 2017); La fanciulla tartaruga (Fiorina, 2018); Tirrenide (Anterem, 2020). Alcune poesie si trovano in riviste e antologie: Blanc de ta nuque (Le voci della luna, 2016); Umana, troppo umana (Aragno, 2016); Il Segnale. Percorsi di ricerca (I Dispari, nn. 103, 108, 118, 119); Punto. Almanacco (puntoacapo, 2017); Trivio. Polesìa (Oèdipus, 2017); Il corpo, l’eros a cura di Franca Alaimo e Antonio Melillo (Ladolfi, 2018); Fuochi complici (Il Leggio, 2019); Taccuino della poesia (Giulio Perrone Editore, 2020); Osiris Poetry (A. and R. Moorhead, nn. 84, 90, 92).

