IL TURBINE CHE RIPOSA. Gherasim Luca

IL TURBINE CHE RIPOSA*

Quel che passa per perfettamente immobile

spinge quel che sembra curiosamente in cammino

a dare l’impressione d’essere fisso se non immutabile

Così ciò che ha l’aria di fermarsi malgrado tutto

passa per agitarsi follemente attorno

Quel che si muove o no in un angolo oscuro

della stanza o piuttosto ciò che scivola

tra i passi di quel che si muove

o riposa nel bel mezzo d’un turbine

e soprattutto il mobile che ha l’aria

di muoversi veloce a piccoli balzi immobili

al di sopra

danno l’impressione d’essere perfettamente

ciò che ha l’aria d’essere

curiosamente in cammino

e con ciò che da l’impressione di passare

per ciò che da l’impressione d’essere

fisso se non immutabile

spingono quel che è perfettamente immobile

a farsi passare per

ciò che spinge a dare l’impressione

di passare per curiosamente in cammino

di passare da perfettamente immobile

a ciò che ha perfettamente l’aria d’essere

ciò che passa

o piuttosto a ciò che spinge

ciò che ha l’aria d’essere ciò che passa

a superare perfettamente ciò che passa

a superare anche ciò che supera ciò che passa

e pur dando l’impressione d’essere

curiosamente superato da ciò che passa

a spingere tutto

tutto ciò che passa o no

ad avere l’aria d’essere perfettamente superato

di non essere che superato

di nascere fisso e superato in un angolo

Non

quello che da l’impressione di nascere

curiosamente superato

ma ogni essere che si muove in un angolo

ogni angolo che si muove in un essere

non quello che da l’impressione

di muoversi nella stanza

ma ogni candela in ciascuno

ogni angolo che si muove in ciascuno

da l’impressione di scivolarci tra i passi

passa per scivolare tra i passi

di ciascuno

non di scivolare in ciascuno

ma ciò che perfettamente immobile

da l’impressione di fare curiosamente

nella stanza

un passo oscuro in ogni angolo

– ogni passo perfettamente immobile

in ciascuno –

passa per essere il turbine

che scivola

in ogni angolo della stanza

una candela che ciascuno da l’impressione

di fissare

Così ciò che ha l’aria oscura in un angolo

da l’impressione di scivolare follemente in ciascuno

il turbine che riposa

nel bel mezzo del malgrado tutto

che a sua volta fisso se non immutabile

in ciascuno

o piuttosto curiosamente in cammino

in un angolo

si muove nella stanza che ha l’aria di fermarsi

malgrado tutto

o da l’impressione di agitarsi

perfettamente immutabile in un angolo

poi

a piccoli balzi

fa scivolare una candela intorno a un mobile

che ha l’aria di passare

per ciò che riposa

nel bel mezzo d’un pozzo

o del suo turbine perfettamente oscuro

che da l’impressione di fermarsi

in ciascun essere che si muove

ciò che passa per essere perfettamente

oscuro malgrado tutto

niente affatto curiosamente fisso

e piuttosto follemente attorno

a ciò che si muove tra i passi

ma che soprattutto vi riposa

ciò che agita follemente il soprattutto

soprattutto il soprattutto-non del mobile

che nel bel mezzo d’un perfetto riposo

in turbine

si muove veloce nella stanza

e passa per muoversi perfettamente intorno

a ciò che ciascuno fa scivolare in ciascuno

nel bel mezzo di ciò che s’arresta malgrado tutto

al di sopra*

*Il testo è tratto da: La fine del mondo (Poesie 1942-1991), a cura di Alfredo Riponi. Traduzioni di Alfredo Riponi, Rita Florit, Giacomo Cerrai, Edizioni Joker, I libri dell’Arca, 2012.

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